Quanto controllo hai davvero sui social?

Ti sei mai detta: “Non voglio essere schiava dei social”?

Quando ho iniziato a lavorare nel digitale, questa frase era il mio mantra. Prima di diventare Brand Strategist, non avevo profili social: non mi servivano. Mi aggiornavo sulla vita di amici e colleghi parlandoci direttamente, e le informazioni professionali le trovavo sui siti specializzati, senza perdermi in feed infiniti.

Poi ho aperto il mio canale Instagram.

Non ero pronta, non sapevo ancora come comunicare in modo efficace (ma questa storia te la racconto un’altra volta), ma una cosa l’avevo chiara: i social non dovevano diventare un peso.

Non volevo passarci ore, né sentirne la pressione costante.

Per questo l’equilibrio è uno dei miei valori fondamentali.

Voglio lavorare senza che i social dettino i miei ritmi, usarli senza dipenderne.

Ti è mai successo di sentirti soffocata dai social, come se ti risucchiassero e fosse impossibile staccare? Io l’ho provato. Ed è per questo che ho scelto di fissare delle regole per gestirli in modo sano, invece di lasciarmi gestire da loro.

Ecco i miei accorgimenti, che puoi provare ad adattare al tuo stile di vita:

  • Imposta un limite di tempo. Io dedico ai social 30 minuti al giorno, distribuiti nella giornata. Mi bastano per pubblicare, dare un’occhiata ai contenuti delle mie clienti e trovare ispirazione. Spesso, non arrivo nemmeno alla mezz’ora. (Se vuoi, puoi impostare un timer direttamente dall’app.)

  • Elimina le distrazioni. Quando lavoro, metto il telefono in modalità aereo. Mi permette di concentrarmi e di concedermi pause vere, senza lo stimolo costante di controllare lo schermo.

  • Smetti di seguire profili che non ti ispirano. Il tuo feed non deve essere una gabbia, ma un luogo in cui trovare stimoli utili. Se un contenuto ti annoia o ti irrita, eliminalo.

  • Non ossessionarti con le metriche. I numeri non definiscono il tuo valore. Non controllo più le statistiche in modo compulsivo, perché non voglio che diventino l’unico metro con cui giudico il mio lavoro.

Infine, ho scelto di non condividere nulla sulla mia famiglia. 

Per me è importante mantenere un confine tra il personale e il professionale, sia per proteggere la loro privacy sia perché credo che il personal branding non significhi per forza raccontare ogni aspetto della propria vita. 

I social possono essere strumenti potenti, ma solo se li usiamo con consapevolezza. Sei tu a dover avere il controllo, non il contrario.

È fondamentale ripetermi che i social rappresentano solo una piccola parte del mio business. Non dipendo esclusivamente da queste piattaforme per il successo della mia attività.

Nessun brand dovrebbe basare tutto il proprio potenziale sui social media.

Ognuno di noi dovrebbe creare uno spazio personale e autentico, anche online, dove il rapporto con il pubblico sia diretto e intimo, al di là degli algoritmi e delle mode passeggere.

Quando ho gettato le basi del mio percorso “Alchimia” ho pensato che anche le mie clienti avrebbero avuto il loro equilibrio digitale, quella sostenibilità nel gestire i social media come mezzo, non come fine, per il loro business.

E tu come gestisci il rapporto con i social? Ti senti consapevole oppure no?

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